Enea Becheroni

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Enea Becheroni (Pavia 1849 - Roma 1930) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. È nato a Monteroni d'Arbia il 21 gennaio 1819; ha frequentato l'Istituto di Belle Arti di Siena ma ha percorso anche un lungo tirocinio artigianale essendo stato apprendista nel laboratorio dell'intagliatore Manetti, col quale collaborò nei lavori di restauro della facciata del Duomo. Nel 1848 il Becheroni ottenne l'incarico di Maestro d'ornato. Dal 1843 egli prese attivamente parte alle Esposizioni artistiche annuali dell'Accademia senese: fra le opere da lui presentate ricorderemo i ritratti in gesso del Vescovo Selvi e del Governatore Chigi del 1844, "L’innocenza" del 1847, e il busto in marmo dell'ing. Pianigiani e un bassorilievo colla Sacra Famiglia del 1851, oltre a ritratti, bassorilievi, figure, busti e medaglie esposti nei vari anni dal 1843 al 1852. Nell'anno 1845 il Becheroni eseguì le figure della 'Ars metrica" e della Geometria" nella Cappella di Piazza del Campo, copiandole da quelle antiche guaste irreparabilmente dal tempo. L'opera, per la quale il Becheroni lavorò un anno intero, piacque moltissimo, procurò al suo autore larga rinomanzae fu ritenuta evento memorabile. Enea Becheroni fu scultore di grande abiltà tecnica e di squisita sensibilità, anche se operante nel solco della tradizione accademica; fu a contatto con gli scultori fiorentini e in particolare con Bartolini, dal cui purismo il nostro artista sovente trasse ispirazione e metodo. Egli fu apprezzato e valente esecutore di monumenti funebri: ha scolpito quello del conte Gabriele Pellicani nella Chiesa senese di Sant'Antonio Abate, costituito da una lapide con l'epigrafe ed un bel medaglione col ritratto del defunto, sormontato dalla figura del Redentore che allarga le braccia per accogliere l'umanità, e nella stessa Chiesa ha eretto il monumento funebre di Giuseppe Zondatori, anch'esso costituito da una lapide coll'epigrafe ed un elegante medaglione al centro. Egli ha anche eseguito il grandioso ed imponente monumento funebre all'ing. Giuseppe Pianigiani, costruttore, architetto e matematico morto nel 1850, nella vasta e maestosa Basilica senese di San Domenico, modellando la figura del defunto; fu però colto dalla morte nel 1855 e l'opera fu terminata da Tito Sarrocchi, senese allievo del Duprè. Altri monumenti funebri eretti dal Becheroni sono quelli per la famiglia Camaiori a Giuncarico e per la famiglia Valle a Scansano. Il Becheroni ha anche scolpito nel 1851 il busto di Giuseppe Pianigiani che si trova nella Sala del Risorgimento del Palazzo Pubblico di Siena; altro busto del Pianigjani in marmo è custodito, con un “Ritratto di signora" pure in marmo, nell'Accademia Chigiana-Collezione Chigi Saracini, ed altro busto ancora è collocato nell'atrio dell'Accademia senese dei Fisiocratici.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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